Vivienne Westwood

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Primavera-Estate 2011 – Per questa collezione ci sono state molte influenze, io ho visto cenni agli anni sessanta e settanta e persino agli anni ottanta. Ambientato prima uno scenario di vecchie televisioni e dopo l’apertura con la canzone Golden years del 1975 di David Bowie, ci fa immediatamente pensare: retro. Aveva una sorta di arroganza tipo Wall Street “L’avidità è bene” al riguardo. I modelli sfilavano tutti con spavalderia, orgogliosi di essere in evidente alta moda. I larghi, pantaloni grigi, alcuni a vita alta, altri a scacchi, tirati su con bretelle a righe vivaci e completi pesanti gessati ricordavano di tempi di grandi telefoni cellulari e valigette rosse. Lei gli unisce con un look più punk, mostrando abiti in PVC e jeans larghi strappati. C’erano gilet di denim con colori psichedelici, t-shirt floreali e colorate a spray indossate con pantaloni bianchi con righe spesse marroni. C’era il venditore porta a porta del 1970 con i suoi pantaloni tartan bianchi e rossi e una giacca bianca, lo scolaro Ivy League con la giacca a righe candy e il clown della classe con l’abito di raso color pesca e la camicia viola. C’è qualcosa per tutti in questa divertente collezione retrò.

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Written by Jemma De Blanche

Jemma De Blanche is a fashion and lifestyle journalist with a background in marketing and copy-writing, is in awe of all things creative and loves getting lost in a good book, a beautiful picture or the creativity of new collection. Jemma handles the Fashion in Film pages and the Men's catwalk reviews.


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